È decisamente più raro, e forse anche per questo si fa ancor più fatica a denunciarlo: ci si vergogna. Ma anche se ne sentiamo parlare raramente, la violenza domestica subita dai mariti e/o dai compagni esiste ed è altrettanto dolorosa e difficile da ammettere e denunciare.
La vita di un marito segregato ed umiliato dalla moglie
A Roma, dopo anni e anni di abusi, il fratello della vittima ha finalmente denunciato le violenze inferte dalla cognata sul marito e scatenate da futili avvenimenti. Se non lavava correttamente i piatti o se stendeva male il bucato la donna lo segregava in soffitta. Alle volte gli impediva persino di consumare il pasto versandoci sopra del disinfettante e lo costringeva a correre sulle scale per farlo cadere.
La donna autrice di tali violenze è una quarantottenne di origini peruviane che, a seguito della denuncia sporta alle autorità competenti, è stata allontanata da casa dal gip del Tribunale di Roma che ha imposto anche il divieto di avvicinamento al marito.
A notificare l’ordinanza sono stati degli agenti del commissariato Monteverde che, a seguito della denuncia presentata dal fratello della vittima raccontando questa violenza penosa e gratuita, hanno condotto un’indagine che li ha portati a scoprire la grave situazione. La vittima si trovava in una condizione di totale soggezione fisica e psicologica, tollerata per amore del figlio e per la paura di perderlo.
Norme che tutelano dalle forme di violenza domestica e non.
Sono numerosi gli articoli del codice penale la cui ratio è la tutela della persona vittima di abusi. La violenza fisica e psicologica può essere legata a forme di reato descritte dal codice penale, tra queste per esempio possiamo trovare: l’art. 570 c.p. violazione degli obblighi di assistenza familiare; art. 571 c.p. abuso dei mezzi di correzione o di disciplina; art. 572 c.p. Maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli.
Più in generale gli abusi possono configurare i reati di percosse (art. 581 c.p.); di lesioni personali (art. 582); diffamazione (art. 595 c.p.); di violenza sessuale (art. 609 c.p.); di violenza privata (art. 610 c.p.) o minaccia (art. 612).
Purtroppo, le sfaccettature della violenza domestica ed i reati ad essa configurabili sono molteplici, ogni storia ha la sua violenza, anche se spesso simili: storie ripetute, che sanno di paura, di sconfitta e di denunce non sempre ascoltate.
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