Shopping compulsivo e amministrazione di sostegno

Chi soffre di shopping compulsivo e non è in grado di gestire il proprio denaro potrebbe vedersi assegnato un’amministratore di sostegno dal tribunale.

Shopping compulsivo e nomina di un’amministratore di sostegno

È quello che è successo ad una donna di circa 40 anni affetta, appunto, dalla sindrome da shopping compulsivo

Il tribunale di Varese, infatti, a seguito di una accurata indagine, ha accolto la richiesta della madre della donna nominando un amministratore di sostegno.

Nel corso dell’istruttoria, infatti, era emerso che la donna si era licenziata per incassare il TFR e aveva contratto debiti per 50.000 euro per acquistare vestiti e altri oggetti futili.

amministratore di sostegno

L’amministratore di sostegno, nominato dal Giudice tutelare, è colui che assiste una persona che a causa di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica non riesce più a tutelare, parzialmente o completamente, i propri interessi. 

Proprio, quindi, al fine di contenere la propensione al consumo di denaro per motivi futili della donna, il Tribunale le ha affiancato un amministratore di sostegno.

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