Ormai è ufficiale: a partire dal 01/01/11 in Liguria non vige più l’obbligo dell’iscrizione al Registro Regionale per guide, istruttori, centri e associazioni subacquee,.
La fine dell’anno ha infatti portato con sé l’abrogazione della tanto discussa Legge Regionale 4 Luglio 2001 n. 19 e successive modifiche ed integrazioni, che istituiva “Norme per la disciplina dell’attività degli operatori del turismo subacqueo”.
A seguito delle determinazioni assunte nella riunione della Commissione tecnica regionale per l’attività subacquea tenutasi il 06/12/10, in data 29/12/10 è stata formalmente emanata la Legge Regionale n. 23 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria n. 18, che all’art. 17 comma 3, prevede appunto l’abrogazione della Legge n. 19/2001.
Tale Legge è stata fin dagli esordi contestata dagli operatori subacquei in quanto subordinava lo svolgimento delle attività subacquee all’iscrizione ad un Registro Regionale, previa verifica dell’idoneità del soggetto e del centro dei requisiti descritti dalla Legge Regionale.
In particolare, l’art. 4 della Legge n. 19/01 prevedeva la presenza, per guide ed istruttori, dei seguenti requisiti:
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a) aver raggiunto la maggiore età;
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b) essere cittadino italiano o di altro Stato membro dell’Unione Europea (o cittadini extracomunitari “in regola”);
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c) non aver riportato condanne condanna a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni , non essere stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza; non avere riportato condanna per delitti contro la personalità dello Stato o contro l’ordine pubblico, ovvero per delitti contro le persone commessi con violenza, quali furto, rapina, estorsione, sequestro di persona, o per violenza o resistenza all’autorità;
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d) essere in possesso di diploma di scuola dell’obbligo o titolo equivalente;
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e) essere in possesso di brevetto di istruttore subacqueo o di guida subacquea rilasciato, previo esame teorico-pratico, da una organizzazione didattica riconosciuta;
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f) aver sottoscritto idonea copertura assicurativa mediante polizza di responsabilità civile per i rischi derivanti alle persone dalla partecipazione alle attività svolte;
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g) essere in possesso di idoneità psicofisica allo svolgimento dell’attività.
L’apertura e l’esercizio delle attività dei centri di immersione e addestramento subacqueo in Liguria era invece subordinata al possesso dei seguenti requisiti, previsti all’art. 5 della Legge citata:
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a) essere in possesso di partita IVA (solo per i Centri);
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b) essere iscritti presso la Camera di Commercio o in altro registro previsto dalla vigente normativa (solo per i Centri);
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c) avere la disponibilità di una sede appropriata per lo svolgimento delle attività teoriche;
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d) avere la disponibilità di attrezzature specifiche per le immersioni e per le attività autorizzate, conformi alle prescrizioni in materia di antinfortunistica e in perfetto stato di funzionamento;
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e) possedere idonee dotazioni di pronto soccorso;
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f) stipulare idonea copertura assicurativa mediante polizza di responsabilità civile per rischi derivanti alle persone dalla partecipazione alle attività svolte.
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g) avvalersi nell’esercizio della propria attività di guide e istruttori iscritti nell’Elenco Regionale ed in possesso dei requisiti sopra indicati.
Con l’abrogazione della normativa citata, quindi, non è più necessario iscriversi al Registro Regionale e, di conseguenza, non vi è più l’obbligo del rispetto dei requisiti imposti per l’esercizio delle professioni subacquee.
Scrive l’assessore allo sport Avv. Gabriele Cascino nella comunicazione del 30/12/10:
“La Regione Liguria ha accolto le richieste di tutto il comparto subacqueo unito che da tempo aveva richiesto questo provvedimento.Questo risultato è il frutto della collaborazione fra le didattiche (Consulta delle didattiche subacquee) ed è la dimostrazione che uniti si riesce a farsi ascoltare e ad ottenere importanti risultati per la subacquea tutta.”
La Giunta regionale, peraltro, con atto n.70 del 10/12/2010, si è riservata di provvedere successivamente, con apposita deliberazione, alla costituzione di un tavolo di concertazione permanente sull’attività subacquea al quale saranno chiamati a far parte i componenti dell’attuale Commissione tecnica regionale e i settori regionali competenti per materia (sport e turismo).
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