Il Tribunale di Mantova con pronuncia del 28 maggio 2021 ha disposto il risarcimento nei confronti del figlio da parte della madre che, a seguito della separazione dal padre, non consentiva al minore di effettuare gli incontri padre-figlio disposti dal giudice.
Ammoniti entrambi i genitori
Il Tribunale, preso atto che gli incontri tra il figlio e il padre non si stavano svolgendo in alcun modo, non rispettando le disposizioni imposte dal giudice durante la separazione dei genitori, ha ritenuto che entrambi i genitori dovessero essere ammoniti in modo da cessare ogni condotta pregiudizievole per il minore “come atteggiamenti aggressivi o provocatori nei confronti dell’altro genitore in occasione degli accordi sulle visite padre-figlio, nonché affinché non utilizzino più fotografie o video ritraenti il minore o terze persone”.
La madre dovrà risarcire il figlio
Il giudice ha constato che la madre, nonostante i vari ammonimenti anche dei Servizi Sociali, non ha mai agevolato il rapporto padre-figlio, provocando nel minore gravi e ingiustificati timori, motivo che ha spinto il padre a chiedere il risarcimento del danno nei suoi confronti.
Il Tribunale però, preso atto di quanto successo, ha ritenuto di dover disporre la condanna al risarcimento del danno non nei confronti del padre, ma del minore che, come rilevato anche dal consulente nominato, a causa del comportamento della madre e dal forzato allontanamento dal padre avrebbe sviluppato un “disturbo da eccessivo attaccamento alla madre superabile solo con l’inserimento nella vita del minore della figura paterna e con la collaborazione della madre in tal senso, collaborazione che è dovuta essere più volte oggetto di sollecitazione e che allo stato sembra ancora essere non sufficientemente adeguata”.
Per questo motivo il Tribunale ha disposto nuovi termini di visita del padre, ammonendo entrambe le parti e condannando la madre a pagare 2mila euro di risarcimento al figlio, da versare su libretto postale intestato al minore.
Una pronuncia destinata a fare giurisprudenza: è infatti innovativa la scelta del Tribunale di Mantova di disporre un risarcimento direttamente in capo al minore ritenuto parte lesa del malsano comportamento della madre.
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