Il concorso di persone nel reato

La condotta criminosa può essere compiuta oltre che in forma individuale, anche da più persone che partecipano, a vario titolo, alla realizzazione del reato comune.

Questa partecipazione può avvenire in momenti diversi (si pensi ad esempio al complice che fornisce strumenti di scasso da impiegarsi successivamente per commettere un furto in banca) e non necessita un accordo preventivo tra i vari compartecipi.

concorso reato presupposti e difesa

Il nostro codice penale prevede che “Quando più persone concorrono nel medesimo reato, ciascuna di esse soggiace alla pena per questo stabilita, salvo le disposizioni degli articoli seguenti”.

Questo significa che, per scongiurare la commissione di suddetti reati, la risposta sanzionatoria (salvo alcune eccezioni) è identica per tutti i compartecipi e consente di sanzionare quelle condotte che, prese singolarmente, non risulterebbero altrimenti penalmente rilevanti.

Si pensi, per tornare all’esempio di prima, ad un ferramenta che vende alcuni utensili la cui condotta non è di per sé rilevante da un punto di vista penale, salvo l’ipotesi in cui il negoziante sapesse l’uso che ne sarebbe derivato.

Quando ricorre il concorso di persone?

Per capire quando si può parlare di concorso di persone nel reato, occorre precisare che la legge richiede la sussistenza di presupposti aggiuntivi (rispetto a quelli richiesti per la configurazione del reato compiuto in forma individuale) ossia:

  • la pluralità di soggetti che concorrono nella realizzazione del reato comune;
  • l’apporto che ciascun autore fornisce alla realizzazione del reato comune (elemento oggettivo del concorso)
  • la consapevolezza che la singola azione del compartecipe è finalizzata alla realizzazione del reato comune (elemento soggettivo del concorso).

Solo dopo aver accertato la sussistenza di tali presupposti, il singolo complice (anche se non esecutore materiale del reato) incorrerà nella stessa pena prevista per il reato comune realizzato, come se fosse stato compiuto individualmente.

Pertanto chi viene accusato, per esempio, di rapina in concorso, risponderà una volta accertata la sussistenza dei presupposti sopra citati, della pena prevista per il reato di rapina.

L’importanza del contributo di ciascun concorrente alla realizzazione del reato comune

Un’importante “carta difensiva” che può essere spesa in giudizio per escludere la responsabilità di un soggetto accusato di concorso in un reato può essere quella di dimostrare, nel singolo caso in esame, l’assenza di un’effettiva partecipazione al reato comune, con conseguente assoluzione dell’imputato dall’accusa che gli viene mossa.

In questi casi spetterà al “bravo difensore” portare al cospetto del Giudice prove utili per dimostrare che nessun apporto è stato dato alla realizzazione o che l’apporto, se c’è stato, non ha influito sulla realizzazione del reato comune.

Si pensi per esempio al caso di un soggetto che viene processato insieme ad altri due soggetti, tutti accusati di rapina in concorso, per avere con violenza sottratto una somma di denaro ad un malcapitato.

Di fondamentale importanza sarà la ricostruzione in dibattimento dell’esatta dinamica dei fatti, definendo, nello specifico, i singoli ruoli rivestiti da ciascuno degli imputati, attraverso prove idonee.

Se dalle risultanze di causa, si riuscirà a dimostrare che il proprio assistito non abbia partecipato concretamente all’azione (materialmente commessa da altri) ma si fosse limitato a “fare da spettatore” senza intervenire, tenendo una condotta meramente passiva ed inerte, non potendo realizzarsi l’elemento oggettivo del concorso ed escluso qualsiasi obbligo di intervento, lo stesso verrà assolto dal reato ascritto.  

studio legale zambonin

Per una consulenza legale: info@iltuolegale.it – 02 94088188

Non si effettua consulenza legale gratuita.

È assolutamente vietata la riproduzione, anche parziale, del testo presente in questo articolo senza il consenso dell’autore. In caso di citazione è necessario riportare la fonte del materiale.Modifica