Finalmente è giunto il momento di partire: zaini pronti, valigie imbarcate, passaporto alla mano, posti a sedere collaudati ma… non si parte, l’aereo è in ritardo, ci sono troppi pochi addetti al carico dei bagagli e stanno rallentando la partenza. Ti spetta un risarcimento? Purtroppo no perché, come spiegato dalla Corte Ue, l’assenza di personale in alcuni casi configura circostanza eccezionale tale da non comportare l’obbligo risarcitorio per la compagnia aerea.
Ritardo aereo per mancanza di personale: il caso
La Corte europea viene interpellata per la causa C-405/23 Touristic Aviation Services dopo che nel 2021 un volo da Colonia-Bonn (in Germania) a Kos (in Grecia) aveva subito un ritardo di 3 ore e 49 minuti principalmente a causa di una carenza di personale dell’aeroporto di Colonia-Bonn che aveva portato ad un notevole rallentamento nella trasposizione dei bagagli in stiva.
A seguito dei numerosi disguidi causati dal ritardo alcuni passeggeri avevano deciso di cedere i propri diritti per un’eventuale compensazione a una compagnia di recupero crediti che aveva proposto ricorso contro la compagnia aerea. L’accusa avanzata dinnanzi ai giudici tedeschi era quella che il ritardo fosse da imputare esclusivamente alla compagnia aerea, ritenuta completamente responsabile del danno.
Come spiegato dai giudici tedeschi, però, la normativa europea (nello specifico il Regolamento (CE) n. 261/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 febbraio 2004) prevede che non spetta alla compagnia aerea pagare una compensazione pecuniaria nel caso di ritardo prolungato per oltre tre ore nel caso in cui questa sia in grado di dimostrare che il ritardo era dovuto a circostanze eccezionali, che non si sarebbero potute evitare anche adottando tutte le misure previste. Con riferimento al caso concreto, però, la Corte aveva deciso di consultare la Corte dell’Ue per comprendere se la mancanza di personale del gestore aeroportuale avente il compito di caricare e scaricare i bagagli dei voli in partenza e in arrivo in aeroporto poteva configurarsi come circostanza eccezionale tale da evitare al vettore l’obbligo risarcitorio.
Ritardo aereo per mancanza di personale: cosa dice la Corte Ue
Esaminato il caso, la Corte Ue afferma un importante principio: la mancanza del personale aeroportuale necessario a garantire partenze puntuali può configurare (ma non configura necessariamente) una circostanza eccezionale. Per i giudici il fatto che non ci fossero sufficienti addetti al carico dei bagagli in aeroporto può considerarsi circostanza eccezionale perché:
- l’evento non era evitabile dalla compagnia aerea;
- la compagnia aerea non aveva alcun controllo su tale attività.
Ritardo aereo per mancanza di personale: l’onere probatorio a chi spetta
Secondo la sentenza spetta al giudice competente (in questo caso quello tedesco) verificare se nel caso concreto sussistano entrambe le condizioni sopracitate per escludere la responsabilità del vettore.
In ogni caso, anche qualora il giudice riscontrasse la carenza di personale e riconoscesse dunque la circostanza eccezionale, per escludere ogni responsabilità risarcitoria spetterebbe alla compagnia aerea dimostrare:
- che il ritardo non si sarebbe potuto evitare neanche adottando tutte le misure del caso;
- di aver adottato tutte le misure necessarie per arginare il danno e tentare di risolvere la situazione.
La ratio della norma è quella di non penalizzare il vettore per una circostanza eccezionale a lui non imputabile: in questo caso, dunque, viene maggiormente tutelata la compagnia aerea rispetto al consumatore, che riscontrerà maggiori difficoltà nel vedersi riconoscere il danno derivante dal ritardo della partenza.
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