Nella seduta del Consiglio dei Ministri, tenutasi in data 25 novembre 2024, il Governo ha approvato il regolamento che prevede l’introduzione della Tabella Unica Nazionale per i risarcimenti delle macrolesioni derivanti da sinistri stradali. Questo strumento rappresenta un passo importante verso la semplificazione e l’armonizzazione del sistema risarcitorio italiano e mira a superare le discrepanze territoriali, garantendo uniformità e prevedibilità nella quantificazione del risarcimento dei danni.
Una riforma attesa
Fino ad oggi, i risarcimenti per danni biologici o morali variavano considerevolmente in base alle tabelle adottate dai diversi tribunali, con le Tabelle dei Tribunali di Milano e Roma considerate il riferimento principale. Tuttavia, questa pluralità interpretativa ha dato luogo a contenziosi complessi e disomogenei, creando incertezza per le parti coinvolte e ostacolando una rapida definizione delle controversie.
Con la nuova Tabella Unica Nazionale, il legislatore si propone di stabilire criteri uniformi su scala nazionale, fissando importi standardizzati per il risarcimento di lesioni non lievi derivanti da sinistri stradali.
La quantificazione del risarcimento
L’articolo 138, comma 1, lettera b) del Codice delle assicurazioni private (Dlgs 209/2005) dispone che venga assegnato un valore in termini monetari a ciascun punto di invalidità, più nello specifico “la tabella dei valori economici si fonda sul sistema a punto variabile in funzione dell’età e del grado di invalidità”.
L’elemento chiave, infatti, sono i coefficienti di variazione legati all’età del soggetto leso. Questa componente permette di modulare il risarcimento, tenendo conto dell’impatto che l’invalidità ha sulla vita del danneggiato, rendendo il sistema più aderente alla realtà.
Cosa cambia per le parti coinvolte?
L’armonizzazione dei criteri risarcitori avrà un impatto diretto su molteplici aspetti del contenzioso in materia di sinistri:
- Riduzione del contenzioso
La maggiore prevedibilità degli importi risarcitori potrebbe incentivare una risoluzione stragiudiziale dei conflitti, abbattendo i costi e i tempi per tutte le parti coinvolte. - Efficienza nei procedimenti giudiziari
La certezza del diritto contribuirà a semplificare le argomentazioni legali, riducendo i tempi di definizione delle cause e favorendo una giustizia più rapida. - Uniformità e maggiore trasparenza
La nuova tabella garantirà che chi subisce danni, specie se tali di non lieve entità, possa affidarsi a un sistema prevedibile, chiaro e uniforme. - Il panorama internazionale
L’Italia si inserisce in un contesto europeo in cui diversi paesi, come Francia e Germania, hanno già adottato sistemi di calcolo standardizzati per i risarcimenti. Le esperienze di queste nazioni evidenziano come l’introduzione di una tabella unica ottimizza la gestione dei risarcimenti e contribuisce anche a ridurre il numero di contenziosi e accelerare i procedimenti.
Criticità del nuovo sistema
Non mancano, tuttavia, le voci critiche. Alcuni esperti sottolineano il rischio di un’eccessiva rigidità del sistema, che potrebbe non tenere conto delle peculiarità di singoli casi. La sfida sarà bilanciare la necessità di uniformità con l’opportunità di adattare le decisioni alle circostanze specifiche di ciascun sinistro.
Considerazioni finali
La Tabella Unica Nazionale segna un passo decisivo per il diritto assicurativo e civile.
Se applicata con efficacia, potrà garantire maggiore equità, semplificare il lavoro degli operatori del settore e rappresentare un esempio concreto di modernizzazione del sistema giuridico italiano. Questo strumento tutela meglio le vittime e rappresenta un’opportunità per il paese di rendere la giustizia più accessibile ed efficiente.
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