Dal 25 aprile 2025, Venezia sarà la prima città al mondo a introdurre un contributo di accesso per i visitatori giornalieri. Una novità assoluta che solleva numerose questioni giuridiche, logistiche e organizzative, soprattutto per turisti e operatori del settore turistico.
Il Comune ha deciso di attivare questo sistema per contrastare il turismo mordi e fuggi, che danneggia la qualità della vita dei residenti e compromette la conservazione del patrimonio culturale. La base giuridica è la Legge di Bilancio 2019 (art. 1, comma 1129), che consente ai Comuni a vocazione turistica di introdurre un contributo di accesso.

Chi deve pagare il biglietto d’ingresso a Venezia
Il ticket è obbligatorio solo per i turisti giornalieri che entrano nel centro storico tra le 8:30 e le 16:00, durante i giorni “di massima affluenza”. Sono escluse le isole minori, i residenti in Veneto e chi pernotta (già soggetto alla tassa di soggiorno).
Quanto costa e come si paga
La tariffa ordinaria è di 5€, ma potrebbe variare fino a 10€ in periodi ad alta affluenza. Il pagamento va effettuato online sul portale ufficiale del Comune, con rilascio di un QR Code da mostrare in caso di controlli.
Le sanzioni previste
Chi non rispetta l’obbligo di prenotazione e pagamento rischia una sanzione amministrativa da 50€ a 300€. Per i tour operator, è fondamentale informare i clienti e, se possibile, includere il ticket nel pacchetto turistico.
Implicazioni per gli operatori turistici
Gli accompagnatori, le guide e le agenzie dovranno adeguarsi: comunicazione chiara, gestione delle prenotazioni e aggiornamento dei contratti di viaggio diventano aspetti cruciali. È consigliabile predisporre informative pre-contrattuali dettagliate, per evitare contenziosi.
Il biglietto d’ingresso a Venezia rappresenta un importante precedente per la gestione sostenibile del turismo. È fondamentale che viaggiatori e professionisti siano informati e pronti a rispettare le nuove regole.

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