Cosa succede se la casa assegnata all’ex coniuge dopo il divorzio torna a disposizione del proprietario?
Con la sentenza n. 7961 pubblicata il 25/03/2024 la Cassazione ha stabilito che la revoca dell’assegnazione della casa familiare può essere motivo per aumentare l’assegno divorzile a favore dell’ex coniuge che vi abitava con i figli. Questo perché la casa rappresenta un valore economico sia per chi la abitava, che ne viene privato, sia per il proprietario che ne riacquista la piena disponibilità.
Un caso concreto
Il marito, proprietario esclusivo dell’immobile adibito a casa famigliare, divorzia dalla moglie a cui viene assegnata la casa in cui convive con i figli. Successivamente, uno dei figli diventa economicamente indipendente e anche l’altro si trasferisce dalla casa famigliare, terminando così la coabitazione con la madre. Il padre chiede pertanto la revoca dell’assegnazione della casa disposta a favore dell’ex coniuge.
La moglie si rende disponibile a lasciare la ex casa famigliare, ma chiede un aumento del proprio mantenimento e la Cassazione le dà ragione.
Perché l’assegno divorzile può aumentare?
Secondo la Cassazione, il proprietario che riacquista la casa dopo la revoca dell’assegnazione può decidere di abitarci lui stesso, affittarla a terzi ovvero usarla per attività produttive.
In tutte queste situazioni, il proprietario ha un vantaggio economico che non aveva quando la casa era assegnata all’ex coniuge. Per questo motivo, l’assegno divorzile a favore dell’ex coniuge può essere aumentato per compensare la perdita del valore economico della casa e, soprattutto, per l’aumentata capacità economica derivante dall’essere rientrato in possesso dell’immobile dell’ex coniuge onerato del mantenimento.
Cosa significa per gli ex coniugi?
Ex coniuge che ha perso l’assegnazione della casa:
- Potrebbe ricevere un assegno divorzile più alto.
- Dovrà trovare un nuovo alloggio.
Ex coniuge proprietario della casa:
- Può riacquistare la piena disponibilità del suo immobile.
- Potrebbe dover pagare un assegno divorzile più alto.
Cosa fare se si verifica questa situazione?
L’aumento dell’assegno divorzile non è automatico.
Infatti, il giudice, a fronte della prova di circostanze sopravvenute sugli equilibri economici della coppia, deve verificare se, ed in che misura, le circostanze, sopravvenute e provate dalle parti, abbiano alterato gli equilibri sanciti dall’assetto economico patrimoniale dato dalla sentenza di divorzio.
È importante rivolgersi a un avvocato per farsi consigliare sul da farsi. L’avvocato potrà valutare il caso specifico e suggerire la migliore linea d’azione.
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