Negli ultimi anni, a causa dell’aumento dell’importanza – anche imprenditoriale – dei social nella quotidianità di chiunque, si è ormai da tempo reso necessario trovare una regolamentazione per la pubblicazione delle foto dei figli minorenni sui social. Al di là della mamma che pubblica uno scatto della famiglia in vacanza, il problema sorge soprattutto quando la pubblicazione delle foto ritraenti i minorenni diventa sistematica e parte del business famigliare, motivo per il quale è in arrivo una proposta di legge per mettere dei paletti a tale pratica.
Foto dei figli sui social: cos’è lo “sharenting”
Di questi tempi è lecito e doveroso per qualunque genitore domandarsi: posso postare sui miei canali social foto dei miei figli minorenni (senza, naturalmente, il loro consenso)? Se per il momento la risposta è ancora “sì”, è bene sapere che le regole stanno per cambiare e che presto verrà introdotta una regolamentazione puntuale su come comportarsi che riguarderà non solo i così detti “influencer” ma sarà applicabile a qualunque genitore.
Ad oggi non esiste ancora una normativa ad hoc relativa alle foto dei figli sui social, dovendosi rispettare solamente le norme riguardanti il trattamento e la diffusione di immagini dei minorenni, il cui consenso da parte dei genitori è indispensabile… ma se sono proprio loro a pubblicare, come si fa a controllare? Seguendo la strada creata della Francia, anche l’Italia ha deciso di introdurre una legge sullo “sharenting”. Con questo termine, composto dalle parole inglesi “share”, ossia condivisione, e “parenting”, ossia genitorialità, si intende proprio la scelta dei genitori di condividere online gli scatti che immortalano i propri figli.
La proposta di legge sulle foto dei figli sui social
È stata depositata alla Camera una proposta di legge sullo “sharenting” dal nome “Disposizioni in materia di diritto all’immagine dei minorenni” composta per il momento da tre soli articoli che, però, contengono importanti novità sul tema e che si prefiggono di tutelare la sicurezza dei minorenni da parte di chi ne esercita la responsabilità genitoriale. Altro scopo della proposta è quello di limitare la possibilità di guadagno dei genitori che “speculano” sull’immagine dei figli senza rispettare i loro interessi.
Le novità della proposta di legge
Ecco le principali novità che la proposta di legge vorrebbe introdurre:
- L’obbligo per tutti i genitori che intendono pubblicare foto o video di minori di 14 anni di presentare una dichiarazione all’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni (Agcom) attraverso la quale l’autorità potrà effettuare un puntuale controllo sul singolo caso;
- Indirizzamento dei guadagni: nello specifico, la proposta di legge prevede che il denaro derivante dalla pubblicazione di foto/video di minori sui social per pubblicizzare specifici prodotti a seguito di un accordo commerciale tra un brand e i genitori del minore, vengano depositati su un conto bancario intestato al minore, che potrà accedervi una volta raggiunta la maggiore età.
- Diritto all’oblio: al fine di arginare il condizionamento che la pubblicazione e delle foto dei figli sui social può concretizzarsi per la vita futura dei protagonisti, la proposta di legge prevede la possibilità per i figli di richiedere la cancellazione di tutti i contenuti online che li riguardano, pubblicati dai genitori prima del compimento dei loro 14 anni.
Anche se ad oggi una legge approvata ancora non c’è, è chiaro che finalmente il nostro Paese intende adeguarsi ai tempi che corrono introducendo una normativa che faccia fronte alle nuove problematiche insorte con i social network, che ormai da tempo attendono di essere regolamentati al fine di tutelare i più piccoli, spesso prede dei meccanismi truffaldini e abusanti che si nascondono online.
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