Il 15 Giugno 2018 la corte d’Appello di Napoli ha preso una decisione importante: è stata riconosciuta la genitorialità anche alla madre non biologica di un bambino.
Madre fin dalla nascita
La corte d’Appello di Napoli attraverso la sentenza n.145/2018 ha riconosciuto lo stato di “mamma sin dalla nascita” alla madre non biologica, adducendo il fatto che anche lei condivise il progetto di procreazione assistita.
Questa pronuncia va a ribaltare la precedente sentenza del Tribunale per i minorenni che, invece, aveva rigettato la richiesta proposta dalle madri.
Secondo i giudici d’appello, quindi, la partner della madre naturale è il secondo genitore legittimo. Innovativo anche il riconoscimento che la madre non biologica “svolge tale ruolo da un momento precedente al concepimento, avendo contribuito alla sua generazione, non importa se solo con la prestazione del relativo consenso” .
Il caso
Rossella e Roberta sono conviventi dal 2008 e nel 2016 si sono unite civilmente. Hanno un figlio di nome Lorenzo di 6 anni, e dal 15 giugno possono “dare ragione” a loro figlio quando dice di avere due mamme. Sì, perché la corte d’Appello di Napoli ha riconosciuto la funzione di madre non biologica, la donna che non lo ha fisicamente partorito.
Questa pronuncia assume rilievo non solo per la famiglia in questione, ma anche per tutta la comunità di famiglie arcobaleno – di cui Rossella e Roberta fanno parte – che saprà far tesoro di questa importantissima decisione.
In generale possiamo dire che, seppur la stepchild sia stata bocciata in Parlamento, resiste nei tribunali, anche se non risulta essere una piena tutela per il bambino, che viene semplicemente adottato dal partner, senza un vero riconoscimento di genitorialità fin dal momento del concepimento.
Il principio del riconoscimento della maternità della madre non biologica, invece, viene messo in risalto dalla sentenza napoletana.