La maternità surrogata, detta anche gestazione per altri, è ufficialmente diventata reato universale in seguito all’approvazione da parte del Parlamento del disegno di legge che lo prevedeva. Vediamo insieme di che istituto stiamo parlando e che cosa si intende per “reato universale”.
Maternità surrogata: cos’è
Quando parliamo di maternità surrogata, altrimenti detta anche “gestazione per altri”, intendiamo una specifica forma di procreazione assistita che vede una donna (chiamata madre surrogata) portare avanti la gravidanza per conto di una o più persone (chiamati genitori d’intenzione) che non possono/vogliono avere figli ma che in futuro diventeranno a tutti gli effetti i genitori del nascituro acquisendone la responsabilità genitoriale.
In Italia tale pratica è stata vietata dall’articolo 12 della legge 40/2004 che espressamente prevede che “Chiunque a qualsiasi titolo utilizza a fini procreativi gameti di soggetti estranei alla coppia richiedente, in violazione di quanto previsto dall’articolo 4, comma 3, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 300.000 a 600.000 euro”. Nel 2017 la Corte Costituzionale aveva confermato la costituzionalità di tale norma affermando che la pratica di surrogazione “offenda in modo intollerabile la dignità della donna e mini nel profondo le relazioni umane”.
Nonostante in Italia la maternità surrogata fosse illegale, nel corso degli anni nel nostro Paese i genitori d’intenzione che andavano all’estero appositamente per affidarsi a una madre surrogata e riuscire così ad avere la famiglia tanto desiderata sono stati spesso riconosciuti come genitori a tutti gli effetti, e pertanto indicati come tali nell’atto di nascita. Non essendoci una norma che prevedesse questa specifica situazione (genitori d’intenzione che si affidano a madri surrogate all’estero e che una volta tornati in Italia chiedono in riconoscimento) si sono però spesso susseguite pronunce contrastanti in merito, almeno fino ad oggi.
Reato universale: cos’è
In seguito all’approvazione di Camera (nel 2023) e Senato (pochi giorni fa) del disegno di legge che prevede l’istituzione della maternità surrogata come reato universale, l’escamotage – o il diritto – dei genitori di intenzione di andare all’estero per riuscire ad avere dei figli tramite maternità surrogata viene così frenato e punito. Se fino ad oggi recarsi in un Paese straniero dove tale pratica è consentita permetteva a chi non poteva avere figli di coronare il proprio sogno d’ora in avanti non sarà più possibile e farlo implicherà la commissione di un illecito.
Il reato universale, infatti, è un comportamento contrario alla legge che può essere punito ovunque e da chiunque venga commesso, anche se realizzato in un Paese estero dove non è ritenuto tale.
La nuova legge approvata dal Parlamento va a modificare l’art. 12 della legge 40/2004 ed è composta da un solo articolo, che aggiunge al summenzionato articolo la frase «Se i fatti di cui al periodo precedente sono commessi all’estero, il cittadino italiano è punito secondo la legge italiana». Per questo motivo secondo la nuova previsione di legge l’Italia potrà perseguire penalmente chi effettua gestazione per altri all’estero, dove è perfettamente legale.
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