Luci automatiche auto: cosa rischi utilizzandole

Una delle invenzioni più utili degli ultimi anni sono, indubbiamente, le luci automatiche dell’auto. Grazie a questa brillante intuizione non dobbiamo più stare a pensare se c’è luce o buio, rischiando di lasciare i fari accesi e di ritrovare la batteria morta il giorno dopo. Però bisogna fare attenzione perché anche le luci automatiche possono comportare dei rischi e delle sanzioni, secondo quanto previsto dal codice della strada.

Quando bisogna tenere accese le luci

A stabilire quando bisogna tenere accese le luci dell’auto è l’art. 153 del Codice della strada (relativo all’uso dei dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione dei veicoli a motore e dei rimorchi) il quale stabilisce quando è necessario utilizzare le luci e che tipo prevedendo che:

  1. Da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere ed anche di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, di caduta di neve, di forte pioggia e in ogni altro caso di scarsa visibilità, durante la marcia dei veicoli a motore e dei veicoli trainati, si devono tenere accese le luci di posizione, le luci della targa e, se prescritte, le luci di ingombro. In aggiunta a queste anche i protettori anabbaglianti quando necessari;
  2. Di giorno, in caso di nebbia, fumo, foschia, nevicata in atto, pioggia intensa, i proiettori anabbaglianti e quelli di profondità possono essere sostituiti da proiettori fendinebbia anteriori.
  3. I conducenti devono spegnere i proiettori di profondità passando a quelli anabbaglianti nei seguenti casi:
  4. Quando stanno per incrociale altri veicoli;
  5. Quando seguono altro veicolo a breve distanza;
  6. Quando rischiando di abbagliare altri utenti della strada o conducenti.
  7. È consentito l’uso intermittente dei proiettori di profondità per dare avvertimenti utili al fine di evitare incidenti;
  8. Eccezion fatta per le moto, l’utilizzo dei dispositivi di segnalazione visita è obbligatorio anche durante la fermata e la sosta, a meno che il veicolo sia reso pienamente visibile dall’illuminazione pubblica o venga collocato fuori dalla carreggiata. Tale obbligo sussiste anche se il veicolo si trova sulle corsie di emergenza;
  9. Nei centri abitati durante la sosta al margine della carreggiata, i veicoli a motore, e loro rimorchi se agganciati, aventi lunghezza non superiore a 6 m e larghezza non superiore a 2 m possono essere segnalati, utilizzando in luogo delle luci di posizione, le luci di sosta poste dalla parte del traffico;
  10. I conducenti dei veicoli a motore devono azionare la segnalazione luminosa di pericolo:
  11. nei casi di ingombro della carreggiata;
  12. durante il tempo necessario a collocare e riprendere il segnale mobile di pericolo ove questo sia necessario;
  13. quando per avaria il veicolo è costretto a procedere a velocità particolarmente ridotta;
  14. quando si verifichino improvvisi rallentamenti o incolonnamenti;
  15. in tutti i casi in cui la fermata di emergenza costituisce pericolo anche momentaneo per gli altri utenti della strada.
  16. In caso di nebbia con visibilità inferiore a 50 m, di pioggia intensa o di fitta nevicata in atto deve essere usata la luce posteriore per nebbia, qualora il veicolo ne sia dotato.

La norma prevede che chiunque violi queste disposizioni usando impropriamente le luci è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da €42 a € 173 (eccezion fatta per la violazione del comma 3, che prevede una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da €87 a € 344).

I rischi delle luci automatiche dell’auto

Preso atto di quanto stabilito dal Codice della strada, il rischio di utilizzare le luci automatiche dell’auto è che, in particolari condizioni, i sensori del veicolo siano “ingannati” e per tanto non si azionino quando necessario.

È il caso, ad esempio, della classica nebbia brianzola: un muro bianco che si allarga a macchia d’olio per chilometri ma che è alto solo pochi metri. In questa ipotesi i sensori recepiranno che in cielo c’è il luce e penseranno che la visibilità è sufficiente per spegnere le luci che, al contrario, dovrebbero rimanere accese per consentire al guidatore di vedere meglio e di farsi vedere dagli altri veicoli.

Le luci automatiche, lasciando la “decisione” direttamente al veicolo sul quando tenerle accese o spente, presentano i limiti che solo le macchine hanno: l’incapacità di analizzare un imprevisto e risolverlo tramite un ragionamento tipicamente umano. Per questo nell’esempio esaminato l’auto vedendo la luce in cielo spegnerà le proprie luci pensando non servano anche se, poco sotto, un muro di nebbia rende difficile la circolazione. Un altro esempio può essere la fermata dell’auto: come visto il Cds impone che le luci restino accese per segnalare la propria posizione mentre, in automatico, l’automobile le spegnerebbe una volta spento il motore.

Quindi, per evitare di mettere in pericolo la propria e l’altrui sicurezza e onde evitare di incorrere nelle sanzioni sopra citate è sempre meglio controllare le luci dell’auto, anche quando sono automatiche.

studio legale zambonin

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