Che il mondo dell’arte fosse già sufficientemente complesso di per sé nel riconoscere cosa sia o meno arte non bastava: serviva anche l’intelligenza artificiale e l’intricato dilemma sul diritto d’autore e il copyright per articolare ancora di più questa materia.
Come abbiamo spiegato già in passato (ChatGPT e copyright: di chi è la proprietà dei testi? | Il Tuo Legale) il diritto, quello italiano in particolar modo, è ancora lontano dal formulare una normativa riguardante l’intelligenza artificiale e la tutela del diritto d’autore. Per il momento dunque, come spesso accade, ci pensa la giurisprudenza a dare delle direttive da seguire.
Una recente sentenza degli Stati Uniti ha riportato l’attenzione sulla possibilità di tutelare le opere create dall’IA con il diritto d’autore, chiarendo che questa ipotesi non è perseguibile: ecco perchè.
Intelligenza artificiale, arte e copyright: la sentenza
La sentenza arriva direttamente da Washington, dove un giudice federale ha confermato la decisione dell’Ufficio copyright Usa di non consentire a uno scienziato informatico di registrare un’opera bidimensionale creata da un algoritmo dell’intelligenza artificiale.
Nella sentenza, il giudice ha citato alcuni precedenti locali che, in più di un’occasione, avevano uniformemente rifiutato di riconoscere il copyright a opere realizzate senza che vi fosse alcun tipo di coinvolgimento umano.
Perché non viene riconosciuto il copyright alle opere di Intelligenza artificiale
La discriminante tra ciò che può essere coperto dal diritto d’autore e ciò che invece resta scoperto è proprio il coinvolgimento della mente umana. Come specificato dal giudice statunitense nella sua pronuncia, è indubbio che ci si stia avvicinando a nuove frontiere del diritto d’autore, destinate a cambiare nei prossimi anni la vigente normativa per evolversi assieme al mondo che cambia. Già oggi non è raro, infatti, che gli stessi artisti utilizzino l’intelligenza artificiale come strumento a loro disposizione per generare opere visive o di altra natura. Tale strumento, però, serve ad integrare le abilità artistiche degli stessi, non a sostituirsi ad esse, ed è per questo motivo che non è possibile riconoscere la tutela del copyright a un’opera creata esclusivamente dall’Intelligenza artificiale.
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