Petroliera Haven: troppi morti, aperta un’indagine

La procura di Genova avrebbe aperto un’indagine sulla pericolosità di immersione subacquea sul relitto della Petroliera Haven, affondata il 14 agosto 1991 nelle acque antistanti Arenzano (GE).
L’ultimo decesso, avvenuto proprio il giorno di Pasqua 2015, ha visto come vittima un subacqueo esperto, emerso in gravi condizioni e deceduto durante i primi soccorsi.
Secondo il Secolo XIX, il relitto conterebbe la media di un decesso all’anno a partire dal 2011, data in cui è stata abrogata la legge regionale che istituiva il registro per le guide subacquee.
Sempre secondo il quotidiano genovese, ci si deve chiedere se si possa ipotizzare una correlazione tra tale abrogazione e l’aumento dei decessi, aumentati proprio a partire dalla data dell’eliminazione dell’albo regionale delle guide subacquee abilitate ad accompagnare i sub in immersione.
Si rileva peraltro come le immersioni sul relitto Haven siano sottoposte ad una regolamentazione speciale, prevista dall’ordinanza della Capitaneria di Porto di Genova n. 305 del 28/9/1999, così come modificata dalla n. 48 del 30.03.2011.
Tali disposizioni prevedono la possibilità di immergersi solo se in possesso del brevetto corrispondente alla propria quota di immersione, guidata da accompagnatore con non più di tre subacquei simultaneamente, e con supporto di unità navali di appoggio.
Inoltre, le norme relative alle immersioni su relitto ( e, dunque, anche sulla Haven) sono state recentemente rese ancora più restrittive dall’ordinanza n. 75 del 14/04/2014.
Tale normativa, infatti, ha previsto una regolamentazione ad hoc per le immersioni in caverna, grotta e relitti valida per tutta l’area del circondario marino di Genova.

Per quanto riguarda le immersioni con penetrazione in relitto, impone che sia la guida sia tutti i partecipanti l’immersione, siano in possesso del brevetto di specialità rilasciato da una didattica riconosciuta (poiché la norma parla di “penetrazione” in relitto, si ritiene che tale brevetto di specialità non sia necessario in caso di immersione sul relitto senza però effettuare una penetrazione all’interno dello stesso); inoltre, pone il divieto di immersioni in relitto che preveda soste decompressive, salvo che la Guida, sotto la propria responsabilità, non ritenga diversamente; infine, prescrive che tutti i partecipanti siano dotati di segnale luminoso da applicare sulla parte del corpo.

Per una consulenza legale: info@iltuolegale.it – 02 94088188

Non si effettua consulenza legale gratuita.

E’ assolutamente vietata la riproduzione, anche parziale, del testo presente in questo articolo senza il consenso dell’autore.
In caso di citazione è necessario riportare la fonte del materiale citato.

avvoato per la subacquea