Il proprietario di un immobile può agire nei confronti del vicino da cui provengano rumori molesti non solo per farli cessare ma anche per richiedere il risarcimento del danno subito.
Con la sentenza n. 12828/2013, i Giudici interpretando l’art. 844 del Codice Civile che fissa quale presupposto per l’esercizio dell’azione volto ad eliminare le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino il superamento della soglia della “normale tollerabilità” ne affermano la cumulabilità con l’azione risarcitoria, seppur non espressamente prevista dalla norma in esame.
Ed infatti la Corte afferma che: “le propagazioni nel fondo del vicino che oltrepassino il limite della normale tollerabilità costituiscono un fatto illecito perseguibile, in via cumulativa, con l’azione diretta a farle cessare con quella intesa ad ottenere il risarcimento del pregiudizio che ne sia derivato, a prescindere dalla circostanza che il pregiudizio medesimo abbia assunto i connotati della temporaneità e non della definitività”.
Il limite della normale tollerabilità va valutato caso per caso
Con la sentenza n. 12828/2013, i Giudici hanno ribadito i principi già affermati dalla giurisprudenza per individuare la soglia della “normale tollerabilità”, oltre il quale il proprietario è legittimato a pretendere la cessazione delle immissioni (rumori, fumo, calore, esalazioni e scuotimenti) ed il conseguente risarcimento del danno.
Il legislatore non a caso, ha lasciato tale concetto senza la fissazione di precisi limiti, in quanto tale soglia va valutata caso per caso, in relazione alla situazione concreta portata al cospetto del Giudice.
Ed infatti, così affermano: “il limite della normale tollerabilità delle immissioni non ha carattere assoluto ma è relativo alla situazione ambientale, variabile da luogo a luogo, secondo le caratteristiche della zona e le abitudini degli abitanti: spetta, pertanto, al Giudice di merito accertare in concreto il superamento della normale tollerabilità ed individuare gli accorgimenti idonei a ricondurre le immissioni nell’ambito della stessa”.
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