Abiti al primo piano di un palazzo e per maggiore sicurezza tua e della tua famiglia hai deciso di installare le grate alle finestre? Un’idea condivisibile, ma non sempre possibile: quando le grate o le inferiate installate ledono il decoro architettonico dell’edificio, infatti, possono essere ritenute illegittime, parola del Tribunale di Milano.
Grate vietate dal condominio: il caso
A scoprire che il condominio ha facoltà di vietare le grate alle finestre è stato a proprie spese un condomino che dopo aver interessato l’assemblea per conseguirne il preventivo assenso (in conformità di quanto previsto dal regolamento) si è rivolto al giudice impugnando la delibera dell’assemblea condominiale con la quale gli era stato vietato di procedere con l’installazione delle grate alle finestre del suo appartamento.
Per l’uomo l’assemblea non aveva la facoltà di ostacolare i lavori, essendo essi posti in essere per garantire una maggiore sicurezza ai residenti dell’immobile: d’altro canto il condominio sosteneva che fosse sua facoltà, così come previsto dal regolamento condominiale, limitare le scelte dei singoli condomini che potessero in qualche modo compromettere il decoro architettonico comune.
A dirimere la situazione (per il momento) è stato il Tribunale di Milano che, con sentenza n. 580/2024, ha affrontato il tema delle realizzazioni condominiali capaci di ledere il “decoro architettonico e l’estetica dell’edificio” ricordando innanzitutto che grate e inferiate sono da ritenersi installazioni capaci di modificare l’assetto estetico del condominio. Per questo motivo, secondo il Tribunale meneghino, è predominante l’interesse dell’intero edificio ad un’armonia estetica e al mantenimento dello stile della facciata condominiale, rispetto all’asserita necessità di tutelare la sicurezza dei residenti di un singolo appartamento.
Grate alle finestre: quando non serve il permesso
Nel caso esaminato il regolamento condominiale prevedeva espressamente che il condominio deliberasse sulla possibile o meno di montare grate e inferiate: quando ciò non avviene, però, la situazione cambia.
Se il regolamento condominiale nulla dice in merito alla necessità del preventivo permesso dell’assemblea per effettuare questo genere di modifiche architettoniche, il singolo condomino può installare grate e inferiate per tutelare maggiormente la propria sicurezza, così come confermato da un’ormai consolidata giurisprudenza in merito, salvo la necessità di informare preventivamente l’amministratore che ne riferisce in assemblea. Naturalmente, onde evitare futuri problemi con il vicinato, è sempre bene adoperare una scelta estetica quanto più armonica possibile con la facciata dell’immobile, così da non rovinarne l’architettura complessiva e non incorrere in eventuali controversie.
Ed infatti, non è esclusa, anche in questo caso, la richiesta avanzata anche dal singolo condomino, dapprima in via bonaria ed in caso di mancato accordo in via giudiziaria, finalizzata alla rimozione delle grate ove considerate antiestetiche rispetto al decoro della facciata dello stabile condominiale.
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