Stanco di ricevere in continuazione chiamate di telemarketing moleste ad ogni ora del giorno? Finalmente il tuo incubo potrebbe finire in poche e semplici mosse. Dal 27 luglio, infatti, è possibile inserire anche i numeri di cellulare nell’elenco istituito dal Ministero dello sviluppo economico che garantisce agli iscritti di non essere più contattati dagli operatori telefonici contro il loro volere.
Registro per le opposizioni anche per i cellulari
Dal 27 luglio è attivo il nuovo registro per le opposizioni, che ora consente agli utenti di poter inserire il proprio numero di cellulare – oltreché quello di casa – nell’elenco di recapiti telefonici da non contattare per attività di telemarketing. Si tratta di uno strumento ulteriore che il nostro ordinamento ha previsto per tutelare la privacy dei consumatori che consente non solo di opporsi alle telefonate moleste, ma anche di annullare tutti i consensi precedentemente rilasciati agli operatori prima dell’iscrizione.
A poter usufruire del servizio sono tutte le persone fisiche, persone giuridiche, enti o associazioni intestatarie di un contratto telefonico.
È possibile effettuare l’iscrizione con tre differenti procedimenti:
- compilando un apposito modulo elettronico sul sito del RPO www.registrodelleopposizioni.it,
- telefonando al numero verde 800 957 766 per le utenze fisse e allo 06 42986411 per i cellulari,
- inviando un apposito modulo digitale tramite mail all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it.
Ciascuno cittadino ha la possibilità di richiedere gratuitamente l’iscrizione al Registro, così come la revoca selettiva o la cancellazione dallo stesso in ogni momento.
Gli obblighi per gli operatori
Con il nuovo servizio offerto dal registro delle opposizioni gli operatori hanno l’obbligo di consultare mensilmente l’elenco, e in ogni caso prima di iniziare una campagna pubblicitaria telefonica.
Per “operatore” si intende qualunque soggetto, persona fisica o giuridica, che in qualità di titolare del trattamento dei dati personali, “intende svolgere attività di marketing o ricerche di mercato mediante il telefono e/o la posta cartacea” si legge sul sito ufficiale del Registro pubblico delle opposizioni.
Lo stop alla pubblicità indesiderata, oltreché per quella telefonica, vale anche per quella cartacea nel caso in cui l’indirizzo del destinatario sia presente negli elenchi telefonici pubblici.
Il flop del registro delle opposizioni è dietro l’angolo
C’è però la possibilità che questo strumento si riveli un flop. In primo luogo perché spesso l’attività di telemarketing è attuata da operatori non autorizzati, che in ogni caso non rispettano la legge e che difficilmente consulteranno il Registro delle opposizioni d’ora in poi. In secondo luogo perché questa misura ha dei limiti di applicazione: ad esempio non può limitare l’attività di call center con sede all’estero, che sono molto più frequenti di quanto si possa immaginare. La possibilità, dunque, che il registro si riveli fallimentare, purtroppo è assai concreta.
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