La disciplina del Superbonus 110% continua ad essere mutevole e sfuggente: è difficile, per chi ha avviato una pratica per poterne usufruire, capire se e in quale misura rientra tra i beneficiari, considerate le continue modifiche che prima il Governo Draghi e poi il Governo Meloni hanno apportato o hanno intenzione di apportare. Facciamo un punto dell’attuale situazione per chiarirci meglio le idee.
Superbonus 110% ad oggi
Già con il Governo Draghi il Superbonus 110% è stato modificato posticipando la scadenza per le villette e predisponendo l’abbassamento graduale dell’aliquota con il passare degli anni. C’è stato poi l’intervento in merito alla disciplina della cessione di credito, a causa del quale l’intero meccanismo del Superbonus si era fermato. Ora il Governo Meloni ha annunciato di voler nuovamente mettere mano a questo strumento, le cui modifiche sono contenute nel Decreto Aiuti Quater, con una riduzione dell’erogazione del bonus statale che da 110% verrà abbassato al 90%.
Il problema è molto semplice: così come è stato pensato e approvato dal Governo Conte, il Superbonus 110% costa troppo e lo Stato non ha abbastanza fondi da dedicargli, specialmente ora che la maggior parte saranno spesi per misure volte ad aiutare imprese e famiglie a far fronte al caro vita e al caro bollette.
Nonostante le future modifiche alla misura del Superbonus, comunque, ci sono alcune categorie di beneficiari che potranno continuare a godere dell’aliquota del 110% anche nel 2023: ecco chi sono.
Chi potrà godere del Superbonus 110% nel 2023
Secondo il Decreto Aiuti quater, già approvato dal Consiglio dei ministri, per i condomini che hanno già depositato la Cilas (ossia la comunicazione di inizio lavori asseverata per gli interventi del Superbonus) sarà possibile continuare a godere dell’aliquota al 110% anche nel caso in cui il Governo la riducesse per il futuro.
Per i condomini che non hanno ancora avviato i lavori, sarà possibile mantenere l’aliquota al 110% anche per il prossimo anno a patto di presentare la Cilas entro il 31 dicembre 2022.
Riguardo agli immobili unifamiliari (villette), al momento la norma prevede che per poter godere del Superbonus 110% la fine dei lavori debba avvenire entro la scadenza del 31/12/2022. A seguito delle difficoltà del reperimento delle materie prime e degli intoppi inerenti la cessione dei crediti, la bozza approvata dal Consiglio dei Ministri prevede la possibilità di usufruire del Superbonus al 110% fino al prossimo 31 marzo 2023, purché sia già stato eseguito il 30% dei lavori entro la prima scadenza di settembre 2022.
Fuori dai cosi sopra indicati, sono quindi al vaglio del Governo importanti modifiche: riduzione del bonus al 90% di detrazione; i lavori potranno essere effettuati esclusivamente per gli immobili unifamiliari destinati a prima casa (e non, ad esempio, sulla casa al mare o la seconda casa familiare messa in affitto); potrebbe entrare in gioco il requisito del reddito, da calcolare secondo l’annunciato nuovo sistema del quoziente familiare (che tiene in considerazione il reddito della famiglia e il numero dei membri).
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