Vi sono state addebitate spese per servizi o prodotti mai richiesti? Ecco come ottenere il rimborso.

Negli ultimi tempi è dilagato il malcostume da parte di alcune Aziende di addebitare su bollette, finanziamenti, conti correnti, spese per servizi mai richiesti o ordini mai effettuati dall’utente, a volte attribuendo unilateralmente un servizio senza che l’utente ne abbia mai fatto richiesta, a volte esponendo semplicemente una voce di spesa per un servizio mai neppure messo a disposizione.
Sicuramente in entrambi i casi l’utente non è tenuto a pagare il sovrapprezzo.
Infatti, se è di lampante evidenza che l’addebito di un servizio mai reso debba venire rimborsato, il rimborso è doveroso anche nel caso in cui il servizio – attribuito dalla Società all’utente senza che questo ne facesse richiesta ed al di fuori di quanto previsto dalle clausole contrattuali sottoscritte – sia stato effettivamente reso: nessuno è infatti obbligato a pagare servizi non richiesti e non concordati contrattualmente e, se i medesimi vengono erogati unilateralmente dalla Società, debbono intendersi gratuiti e rientranti nelle condizioni contrattuali sottoscritte dall’utente.
La prima cosa da fare per mettersi in guardia contro gli addebiti di servizi non richiesti consiste nel controllare con attenzione gli estratti conto di conti correnti, finanziamenti, bollette, ecc: se i medesimi presentano delle voci di spesa sospette, è bene chiedere spiegazioni alla Società erogante, la quale è tenuta a rendere conto nel dettaglio delle voci presenti sull’estratto conto.
Se queste voci si rivelano poi corrispondere a servizi o prodotti non richiesti, il mezzo migliore per chiedere il rimborso di quanto indebitamente addebitato è intimare alla Società di provvedere a proprie spese al ritiro del prodotto o alla cessazione del servizio non richiesto a mezzo di raccomandata a/r, conservando poi una copia della raccomandata unitamente alla cartolina di ricevimento della medesima da parte della Società. Esse faranno fede delle Vostre richieste e della data in cui sono state fatte.
Se la Società non dovesse provvedere al rimborso delle somme o alla sottrazione delle medesime nella bolletta o estratto conto successivo, l’utente può rivolgersi al Giudice di Pace della zona in cui risiede per chiedere la restituzione di quanto indebitamente sottratto. Se la somma di cui si chiede il rimborso è inferiore ad € 516,46 l’utente non ha bisogno dell’assistenza di un avvocato e l’iter è molto semplice e spedito.

Articolo pubblicato su QN-Economia – Il Giorno, La Nazione, Il Resto del Carlino

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